Il prodotto agricolo con la migliore performance di crescita nel 2019 è stato l’olio di oliva con un incremento di produzione del 27,6%: fattori determinanti sono stati determinati dalle misure di contrasto alla diffusione alla xilella e alla mosca olearia oltre alla congiuntura favorevole nell’alternanza tra annate di carica e di scarica. I fattori climatici hanno favorito maggiormente le regioni meridionali che hanno goduto di condizioni meteorologiche meno avverse soprattutto nei primi mesi dell’anno in Campania, Calabria e Puglia.
VOLUMI GENERALI DI PRODUZIONE NEL 2019:
- Olio d’oliva +27,6%
- Legumi secchi +8,7%
- Ortaggi +0,4%
- Settore zootecnico -0,2%
- Coltivazioni cerealicole -1,5%
- Coltivazioni industriali -3,2%
- Frutta -6,6%
- Vino -12,1%
In continua crescita anche i costi di trasporto sostenuti dagli agricoltori
Tra i fattori che determinano, per il 2019, la flessione dell’economia agricola italiana è da includere l’incremento dei costi di produzione che in senso generale si attestano ad un +1,2% dove spicca il +2,2% attribuibile ai costi relativi alla distribuzione dei prodotti agricoli.
Il settore oleario traina l’economia agricola italiana
In tutte le regioni italiane è stato rilevato una flessione dell’economia agricola ma ci sono dei settori produttivi la cui crescita ha compensato i cali di altri: in termini di produzione la migliore crescita è individuata soprattutto nel comparto dell’olivicoltura in Calabria, Campania e Puglia. Ai prodotti oleari si affiancano agrumi e formaggi, legumi secchi.
I principali trend negativi sono stati registrati nel settore vinicolo con un’allocazione geografica prevalente nelle provincie autonome di Trento e Bolzano, in Veneto, Emilia-Romagna, Marche e Toscana.
Verona e Foggia sono le migliori Provincie Province italiane per produzione agricola
Nella classifica delle migliori Provincie d’Italia per valore dei singoli prodotti, le prime posizioni sono occupate da:
- Provincia di Pistoia per i suoi vivai (570 milioni di euro)
- Provincia di Brescia per il latte (500 milioni di euro)
- Provincia autonoma di Bolzano per le mele (450 milioni di euro)
- Provincia di Treviso per il vino (400 milioni di euro)
- Provincia di Veron Verona a per il pollame (400 milioni di euro)
- Provincia di Brescia per le carni suine (370 milioni).
E’ possibile stilare una classifica dei prodotti più rappresentativi dell’economia agricola italiana, individuando la provincia di maggiore riferimento:
- produzione di frumento duro nella provincia di Foggia,
- produzione di mais nella provincia di Torino,
- produzione di patate e carote nella provincia di L’Aquila,
- produzione di pomodori, carciofi e cavoli nella provincia di Foggia,
- produzione di finocchi nella provincia di Crotone,
- produzione di lattuga e peperoni nella provincia di Salerno,
- produzione di zucchine nella provincia di Latina,
- produzione di fragole nella provincia di Caserta,
- produzione di tabacco nella provincia di Perugia,
- produzione di soia nella provincia di Venezia,
- produzione di coltivazioni floricole nella provincia di Imperia,
- produzione di olio d’oliva nella provincia di Reggio Calabria,
- produzione di arance nella provincia di Catania,
- produzione di limoni nella provincia di Siracusa,
- produzione di pesche e nettarine nella provincia di Caserta e Ravenna
- produzione di pere nella provincia di Ferrara,
- produzione di nocciole nella provincia di Viterbo,
- produzione di kiwi nella provincia di Latina,
- produzione di carni bovine, conigli e selvaggina nella provincia di Cuneo,
- produzione di carni ovicaprine e per il latte di pecora e capra nella provincia di Sassari,
- produzione di uova nella provincia di Forlì-Cesena,
- produzione di miele nella provincia di Verona.