Stiamo vivendo un periodo di confusione, di dubbi e di incertezze che ci hanno stravolto il nostro modo di vivere e di rapportarci con gli altri.
Anche nell’ambito delle spedizioni e consegna dei pacchi, ci chiediamo quali sono i rischi in cui si può incorrere durante questa crisi del Coronavirus. E’ stato dichiarato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che la probabilità di contaminazione di un pacco maneggiato da una persona infetta è molto scarso come il rischio di contrarre il virus da un pacco che è stato spostato, trasportato ed esposto a differenti condizioni e temperature è veramente minimo.
L’ultimo DPCM, del 3 novembre scorso, ha introdotto nuove e ulteriori misure per contrastare la diffusione del virus Covid-19 e, rispetto agli scorsi provvedimenti governativi, non si registrano nuove restrizioni per quanto riguarda il mondo delle spedizioni e dei servizi di consegna in generale.
La categoria dei professionisti delle spedizioni, sin da subito, ha accolto le disposizioni anti-Covid al fine di abbattere il rischio di nuovi contagi, svolgendo una continua attività di consulenza e di supporto sia per le aziende che per i privati, dotandosi anche di nuovi strumenti di lavoro a supporto del loro ufficio spedizioni attraverso cui poter gestire al meglio le richieste dei propri clienti: piattaforme gestionali connesse e integrate ai corrieri con cui interfacciarsi quotidianamente per inserire le spedizioni, stampare le lettere di vettura da applicare ai pacchi e monitorare il tracking delle spedizioni per poter fornire in modo puntuale le notifiche sullo stato di avanzamento oltre che ad un’opportuna assistenza su probabili eccezioni quali mancata consegna o messa in giacenza o altro.
Le soluzioni gestionali adottate consentono di comunicare, oltre che con i corrieri espresso, anche con i propri clienti che necessitano di usufruire di servizi di spedizione in tutto il territorio nazionale oltre che in Europa o resto del mondo: attraverso la disponibilità di appositi accessi riservati, vine consentito l’inserimento manuale dei dati di spedizione. In casi particolari è possibile integrare queste soluzioni tecnologiche ai sistemi di gestione aziendale già in uso presso i propri clienti allo scopo di automatizzare maggiormente tutte le attività di data-entry riducendo quindi le esposizioni non strettamente necessarie.
Con l’ultimo DPCM l’Italia è stata suddivisa in tre fasce di rischio sulla base del numero di contagi a livello regionale e allo stato di emergenza delle sanità locali.
Il settore dei servizi di consegna né delle spedizioni sono state interessate dai provvedimenti presi come misure restrittive e a tutela della sicurezza sanitaria nazionale.
Salvo dei ritardi nelle cosiddette zone rosse, dovuti alle limitazioni della circolazione nelle aree soggette a maggiori restrizioni, i principali corrieri espresso, si continuerà a ritirare e a consegnare pacchi come prima..
Per il resto, le regole da seguire nelle spedizioni online sono dettate più che altro dal buon senso e dalle raccomandazioni degli stessi corrieri espresso.
Le raccomandazioni che gli spedizionieri continuano a ricordare ai propri consegnatari sono quelle di indossare le mascherine e i guanti sia al momento del ritiro che alla consegna dei pacchi: di per sé, questi momenti della spedizione non rappresentano un pericolo se viene rispettata la distanza di sicurezza e tutti indossano la mascherina.
Al fine di evitare assembramenti ed evitare il rischio di contagi molte aziende e uffici, non potendo evitare di spedire pacchi e documenti, le soluzioni tecnologiche che si basano su applicazioni web rappresentano, per queste, l’unica soluzione in grado di ridurre al minimo il rischio di contagi e garantire il corretto prosieguo di tali attività.