La presenza sempre più invasiva di player mondiali del commercio elettronico nell’ambito operativo dei servizi di spedizione, comincia a destare non poche preoccupazioni tra vari operatori che, per anni, hanno investito sulla propria professionalità per poter ritagliarsi un piccola quota di mercato nel territorio su cui operano.
Non da meno, il doversi confrontare quotidianamente con i numerosi portali web di comparazione di tariffe di spedizione, accentua i dubbi e le perplessità su come potersi garantire una continuità aziendale.
Certo è che non possiamo negare l’imponente processo di ammodernamento del sistema economico e commerciale a cui è sottoposto il nostro Paese e pertanto i piccoli imprenditori sono obbligati a prendere delle decisioni che possono stravolgere il proprio metodo di lavoro su cui si basa la propria organizzazione aziendale.
Occorre guardarsi attorno e decidere come migliorare e semplificare il modo di gestire i processi aziendali a prescindere che si possa essere un grande azienda o un piccolo intermediario di servizi di spedizioni che lavora nel quartiere dove abitiamo.
Occorre individuare gli obiettivi di breve e medio periodo e perseguire quelle soluzioni che potranno consentirgli di apportare adattamenti, anche in corso d’opera, al fine di correggere quanto necessario adeguandosi al sempre più mutevole contesto economico e commerciale del proprio settore professionale.
Il professionista delle spedizioni deve adeguarsi a quelli che saranno le priorità nei prossimi anni: clienti sempre più propensi ad utilizzare soluzioni tecnologiche in grado di farli operare in assoluta mobilità, crescita esponenziale delle attività commerciali online oltre a quelle che renderanno il proprio modello organizzativo sempre più digitale, inglobare e responsabilizzare figure professionali giovani e fare squadra con i propri interlocutori quali fornitori, clienti, partner tecnologici oltre che di business.
Se i responsabili delle agenzie di spedizione riusciranno a far proprie queste priorità, potranno sicuramente operare in un contesto basato sulla parità di regole e contrastare, in parte, quei colossi che ogni giorno aggrediscono il loro mercato logistico e distributivo.
Adottare nuovi modelli organizzativi e gestionali sarà ulteriormente fondamentale in quanto si dovrà poter interloquire con tutti quegli operatori che, con l’avvento della Brexit, decideranno di spostare le proprie infrastrutture in altri paesi della comunità europea tra cui l’Italia.
Tutti i centri di spedizione nazionali e internazionali dovranno valutare le soluzioni gestionali maggiormente corrispondenti alle proprie esigenze, assumendo l’impegno di perseguire, in modo determinato, la nuova sfida che si pone dinanzi a loro: innovare per continuare a crescere!